Quel freddo, quel tormento non potevano durare. Da dove venissero quelle sensazioni, Lei però non lo sapeva. In quella zolla deserta di cielo, l’universo non poteva che continuare a espandersi e ad allontanarla. Non sagome non contorni non forze la circondano ma solo cielo e tanta, tanta solitudine. Da dove iniziare a creare senza desistere e ristabilirsi senza sorprendersi? Amare, in mezzo, e luna sotto i piedi. Un cratere non basta per esser fossa oppure culla. Soltanto, creare dalla polvere ed esser vivi.

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Immensa è la volontà di due astri di allinearsi, dolorosamente, nell’universo. Una vastità li cinge li accoglie ma non basta mai e forti si desiderano ma fievoli sono i passetti. Gli occhi anelano al buio ma, ahimè, risplendono troppo per assopirsi. Si amano.